Diario / Journal


Attesa

L’attesa era finita. Di successi, di vittorie, nessuno osava parlare. Guardavamo in silenzio le piante appena spogliate, il colore non più complesso della vigna, le onde sulla terra rossa, chiedendoci come sarebbe stato il suo profumo. L’attesa era finita ed un’altra attesa stava appena per iniziare.

Sorpresa

Tirati su i frutti sul carro, facemmo in tempo a scorgere una sfumatura diversa nel cielo del tramonto, come fosse un bagliore iniettato nel rosa.

 Assopiti nei nostri pensieri, con gli sguardi pieni di speranza e vuoti di fatica, non ci accorgemmo della luce abbagliante prima del fragore che sbottò secco e feroce, a tre passi da noi.

Dubbi

L’ho atteso non senza indulgenza e mi sono chiesta ed immaginata - per tutto quel tempo - tanti caratteri, ma non a cos’altro sarebbe assomigliato. Ne ero sicura: sarebbe stato diverso persino da me. Un semplice fulmine aveva aperto una scatola enorme. La memoria, amici, è un luogo da cui affiorano i dettagli: mai il tutto. Di certo è passato, presente e futuro insieme.

Certezze

Non so se si tratta di fatica e di coraggio oppure semplicemente il fato sposta le pietre per noi senza un motivo apparente. Magari le due cose capitano nello stesso momento. Non so se il Destino è consapevole di negare i nostri desideri oppure di realizzarli. Ottobre, poi aprile, poi giugno. Ho avuto speranze, poi convinzioni, poi certezze. Il mio primo vino, nel mio destino, era nel primo bicchiere.

Giusi Terribile


the Wait

The wait was over. No one dared crying victory. We quietly stared at our naked plants, at the colors of our vineyard - no longer mixed, surprisingly -, at the waves on our red soil, wondering how its smell would have been. The wait was over and another was just waiting to get started.

the Surprise

After pulling up our fruits on the truck, we did not have time enough to see a different shade in the sunset, like an actual glow injected into the pink sky. 

 Dozy in our thoughts, with our eyes full of hope but empty by strain, we did not grasp the glaring light before the roar that burst out dry and fierce, three steps far from us.

Doubts

I kindly waited for it, and I wondered how many traits it would had, but not how it looked like. I was sure it would have been different even from me. A simple lightning opened a huge, huge box. Memory, you know, is a place where details live far from the whole. It is the past, the present and the future together, actually.

Certainties

I don’t know if it takes sweat and strength, or simply the fate moves some stones for us, for no apparent reason. Maybe the two things happen at the same time. I don’t know if our destiny is aware of denying our hopes or to make them true. October, then April, then June. I had hope, then belief, finally self-confidence. My first wine, as written in my destiny, was in its first glass .

Giusi Terribile